mercoledì 17 gennaio 2018

SINTESI CONCLUSIVA DEL BLOG


In questo blog ho voluto evidenziare alcune delle caratteristiche maggioritarie presenti nella pietra artificiale , materiale che negli anni ha riscontrato un notevole utilizzo nel campo dei rivestimenti casalinghi e infrastrutturali . In prima analisi ho esplicitato alcune delle caratteristiche e specifiche proprie della pietra artificiale , evidenziandone il carattere " raffinato " e " innovativo ". Successivamente ho spostato lo sguardo verso le principali aziende che nel nostro paese si occupano della lavorazione e commercializzazione di questo materiale , tra cui GEOPIETRA , azienda che ha saputo esportare il "Made in Italy "della pietra artificiale in tutta Europa . Molto spazio di questo blog è stato riservato anche ai processi di lavorazione della pietra artificiale che in ultima battuta viene cotta ad altissime temperature e successivamente essiccata. Infine ho dato voce all' immaginazione dell' uomo attraverso la storia di Pinuccio Sciola artista sardo che creato degli imponenti organi e "arpe" in pietra , e diversi strumenti fatti di roccia.

ABBECEDARIO ILLUSTRATO DELLA PIETRA ARTIFICIALE 





A COME ARTIFICIALE 

























C COME CERAMICHE 














D COME DESIGN          











































COME FACCIATA 


















G COME GHIAIA   













H COME HARD 










I COME INTERNI         















L COME LATERIZI        


















M COME MOSAICO           










































O COME ORNAMENTI    



















P COME PIETRA      





























R COME RESINA       








S COME SILICE        


















T COME TUFO       




















V COME VIVIANITE  
















Z COME ZOLFO         

METAFORE 

"Il sasso. La persona distratta vi è inciampata. Quella violenta, l’ha usato come arma. L’imprenditore l’ha usato per costruire. Il contadino stanco invece come sedia. Per i bambini è un giocattolo. Davide uccide Golia e Michelangelo ne fece la più bella scultura.
In ogni caso, la differenza non l’ha fatta il sasso, ma l’uomo.
Non esiste sasso nel tuo cammino che tu non possa sfruttare per la tua propria crescita."

"Le pietre respirano. Una volta ogni mille anni e la nostra vita è troppo breve per accorgersene"
(Fabrizio Caramagna)
"Se potessi entrare per qualche istante nel regno minerale. Mi vestirei con sobrietà al matrimonio delle pietre, scivolerei dentro la clessidra insieme ai granelli di sabbia, imparerei dalla roccia a stare imperturbabile sotto il sole e la pioggia, ammirerei la luce del diamante. Ma una cosa vorrei fare più di tutte: incontrare la grafite e chiederle quali sono le parole più belle che sono passate sotto la sua matita."
(Fabrizio Caramagna)
"Sii tu come la vecchia pietra nascosta nelle fondamenta, sotto terra, dove nessuno ti veda: proprio per te la casa non crollerà."
(San Josemaria Escrivà de Balaguer)

martedì 16 gennaio 2018

LE SPECIFICHE DELLA PIETRA ARTIFICIALE 

Dati ripresi dall'azienda produttrice "GEOPIETRA":
INGREDIENTI Geopietra® utilizza materie prime semplicissime, selezionate con cura, secondo gli alti standards americani: Inerti Leggeri, Cemento Portland, Pigmenti Ossidi Minerali prove di riferimento: ASTM C150, C595, C989 / ASTM C618 / ASTM C144 / ASTM C33, C330, C332 / ASTM C979 la pietra ricostruita Geopietra® studiata e prodotta in partnership con Eldoradostone, soddisfa e supera i requisiti del codice edile americano 546T / ICC-ES / ER-3568 - NER-602 / LARR # 25589 / HUD # 910
 RESISTENZA AL FUOCO Non combustibile Classe MO Diffusione della fiamma 0 Fumo sviluppato 0 
INALTERABILITÀ DEI COLORI ALLA LUCE Vengono utilizzati solo pigmenti a base di ossidi minerali permanenti; il colore si stabilisce dopo 2/6 mesi dalla sua esposizione agli agenti atmosferici. Non si osserva alcun cambio indesiderabile di colore, anche dopo anni di esposizione. GELIVAZIONE Collaudata in conformità ASTM C 67 
ASSORBIMENTO Collaudata in conformità UBC N° 15-5 variabile da 12 - 22%
 DENSITA’ Collaudata in conformità ASTM C 567 1200 Kg / m3 
RESISTENZA TERMICA Collaudata in conformità ASTM C 177 - 71 0,16 ° K / W (indicativa, essendo spessori e materiali variabili nel m2 ) Le seguenti prove sono state eseguite presso Laboratorio Politecnico di Milano / rapporto di prova n°208/08
 COEFFICIENTE DI CONDUCIBILITÀ TERMICA Collaudata in conformità alla UNI EN 12667 0,1866 W/mK 
RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE Collaudata in conformità alla EN 14617 - 15 21,6 MPa 
RESISTENZA ALLA FLESSIONE Collaudata in conformità EN 14617 - 2 3,7 MPa
 RESISTENZA ALLA FLESSIONE DOPO CICLI GELO-DISGELO Collaudata in conformità EN 14617 - 5 3,2 MPa 
ASSORBIMENTO in immersione Collaudata in conformità EN 14617 - 1 (%) Dopo 1 ora (%) Dopo 8 ore (%) Dopo 24 ore +7,6 +12,5 +14,4 
PERMEABILITÀ AL VAPORE μ medio 26,4 relativo alla pietra (essendo la superficie finita variabile in spessori e materiali) 
Le Prove dei Laboratori TÜV Nederland: NEN-EN 772 / 998 / 494 / 196 /

GLI UTILIZZATORI DELLE PIETRE ARTIFICIALI 

I principali utilizzatori di questo materiale sono cambiati nel corso del tempo .In un primo momento la lavorazione delle rocce era esclusiva degli artigiani ( viste anche le poche innovazioni tecnologiche del periodo antecedente alla rivoluzione industriale). Nel mondo odierno l' estrazione e sopratutto la produzione delle pietre è stata consegnata alle aziende specializzate .La nascita di macchinari di facile manutenzione e utilizzo ha portato ad una lenta ma inesorabile "capitalizzazione" delle lavorazioni in pietra artificiale , che ora trova collocamento anche nei rivestimenti di abitazioni ed infrastrutture pubbliche.
LE STORIE E I PROTAGONISTI DELLE PIETRE ARTIFICIALI

Come storia riguardo la pietra artificiale mi vorrei soffermare su ITALPIETRA, l'azienda che ha maggiormente analizzato e rinnovato questo innovativo materiale nel nostro paese, riportando proprio un estratto dal sito ufficiale dell'azienda:

E’ il 1997 quando un maestro artigiano realizza e sperimenta una nuova tipologia di rivestimento dall’effetto  pietra faccia-vista per decorare la sua casa, ottenendo un risultato esteticamente gradevole con un sistema di istallazione  pratico e veloce. La curiosità e la predisposizione per “il bello ed il nuovo” innesca in un gruppo ristretto di persone a lui vicine la voglia di intraprendere una sfida con il mercato e con le proprie ambizioni imprenditoriali.
Così, dopo numerose prove ed esperimenti su materiale e la messa a punto di una piccola linea produttiva, nel 2001 ITALPIETRA viene fondata e diventa subito un’importante realtà territoriale.
Quello dove opera, è un territorio dal quale assorbe la concretezza e la voglia di crescere, e dove ben presto iniziano a fiorire scorci, particolari e cantieri “vestiti” di pietra ricostruita a marchio ITALPIETRA.
Nasce dalla volontà dei soci fondatori di produrre una pietra ricostruita in grado di concentrare l’esperienza e la tecnologia dei materiali, e valorizzare il marchio “made in Italy” visto come ingrediente principe della miscela che compone ogni prodotto di qualità.

ITALPIETRA oggi è una solida realtà certificata secondo la norma europea di qualità ISO 9001-2008 sia nel processo produttivo che nel servizio clienti.

Produce dei rivestimenti in pietra ricostruita valorizzati dall’esperienza, dalla creatività e dal gusto italiano che, nel mondo, sono riconosciuti come sinonimo di bellezza e di stile.
I progettisti, i costruttori ed i clienti privati vengono oggi seguiti con professionalità da una squadra di persone che si dedicano quotidianamente alla  soddisfazione finale del cliente, accompagnandolo nelle scelte sia a livello tecnico che commerciale.

I LUOGHI DELLA PIETRA ARTIFICIALE 

Allego alcune delle principali aziende che estraggono materiali minerali dalle cave  : 

LE TECNOLOGIE DELLA PIETRA ARTIFICIALE

La pietra artificiale o ricostruita viene realizzata in seguito ad un'attenta analisi della composizione del materiale originale, al fine di raggiungere una somiglianza pressoché perfetta.La pietra ricostruita vuole innanzitutto riprodurre gli spaccati di pietra naturale per cui, lo studio principale effettuato dalla aziende produttrici riguarda proprio l'analisi della composizione e delle colorazioni che presentano le pietre naturali. Una volta individuata la tipologia di pietra da imitare, se ne preleva un campione, in modo tale da poter lavorare l'impasto artificiale e, per mezzo di colorazioni e sfumature, raggiungere la perfetta similarità, con un effetto al 100% realistico. Prima di giungere al prodotto finito, gli elementi composti artificialmente subiscono ulteriori trattamenti, ovvero la cottura ad altissime temperature e l'essiccazione.In passato, le pietre artificiali erano realizzati mediante l'impiego di calce aerea, successivamente si iniziò ad impiegare una miscela di cemento e malta. Poiché era pressoché impossibile ricreare i blocchi di pietra mastodontici, resistenti e auto reggenti, in passato si ricorreva ad un supporto sul quale ancorare gli aggetti di pietra ricostruita.Oggigiorno, la malta riesce a garantire l'aderenza alla superficie e, mediante scalpelli e attrezzi vari, è possibile donare alla pietra ricostruita le sembianze di quella naturale, realizzando decori e intarsi.

L'impasto, composto da cemento, argilla, sabbia, pigmenti (o polvere di pietra, la quale conferiscc alla pietra artificiale quella particolare colorazione e venatura) e acqua, viene colato all'interno di stampi ricavati dai formati delle pietre naturali, al fine di rendere più veritiero l'aspetto, sia alla vista, sia al tatto.
I rivestimenti in pietra artificiale, chiaramente, non avranno le dimensioni dei blocchi di pietra naturale, ovvero quelli impiegati per la costruzione di interi edifici; proprio grazie al loro piccolo spessore e al peso ridotto, esse, infatti, possono essere facilmente posate e consentono di rivestire qualsiasi tipologia di superficie.
Giunti all'essiccazione completa, gli esemplari di pietra ricostruita vengono impacchettati in comode e pratiche confezioni cartonate o plastificate, classificati in base al formato e al colorito, pronte all'uso e facili da posare.

LE INDUSTRIE DELLA PIETRA ARTIFICIALE 

Allego alcune delle case produttrici di pietre artificiali:




PIETRE NELLE LETTERATURA NARRATIVA 

Ecco alcuni brani, tratti da testi d’importanti Autori classici, Manualisti ottocenteschi e di Trattatisti moderni, per quanto attiene l’impiego delle rocce come materiali da costruzione e come materiali ornamentali.
M. Vitruvio, I dieci libri dell’architettura, tradutti et commentati da Mons. Daniele Barbaro, 1567 (libro II, capo VII). “Il pietrame che serve per la muratura può essere di due specie: l’una si usa per la preparazione delle malte l’altra per costituire la struttura dell’edificio”.
Plinio, Storia naturale, I sec. A.D., (libro XXXVI, capo I). “[...] seguita che si dica per ordine delle petraie, delle quali gran copia di quadrati sassi, e di cementi si cavano per gli edificij. Queste si trovano di varie, e molto dissimiglianti maniere, perché alcune sono molli, come d’intorno a Roma, le Rosse, le Paliane, le Fidenate, le Albane; alcune temperate come le Tevertine, le Amiternine, le Sorattine, e altre di questa maniera. Alcune poi sono dure, come sono le selici”.
Leon Battista Alberti, Dell’architettura, 1485 (libro II, capo VIII). “Non è fuor di luogo aver un’idea di quanto varie e sorprendenti siano le qualità delle pietre, in modo da potersene servire ai diversi fini cha a ciascuna competono nella maniera più appropriata”.
Leon Battista Alberti, Dell’architettura, 1485 (libro II, capo IX). “Avendo noi ragionato così in genere di tutte le pietre, che o per ornamenti o per iscolture servono agli artefici ne’ loro bisogni, diciamo ora che quando elle si lavorano per la fabrica, tutto quello dove si adopera la squadra e le seste e che ha cantoni, sia chiama lavoro di quadro. E questo cognome deriva dalle facce e dagli spigoli che son quadri [...]. Ma se l’opra non resta così pulita, ma si intagli in tai cornici, fregi, fogliami, uovoli, fusaruoli, dentelli, guscie, et altre sorti d’intagli [...] ella si chiama opra di quadro intagliata o vero lavoro d’intaglio”.

PIETRE ARTIFICIALI NELLA MUSICA 

L’artista cagliaritano Pinuccio Sciola ha deciso di dedicare la sua vita alle pietre. Nella sua visione, la pietra rappresenta uno degli archetipi di questo mondo, un elemento in costante rapporto con il fuoco, l’aria, la terra e l’acqua La sua arte ci ricorda che la musica è vera e propria alchimia: può trattarsi di attorcigliare un budello animale per ricavarne una corda, o soffiare dentro al legno intarsiato, o addirittura, nel suo caso, incidere delle rocce. In ogni caso, fare musica significa piegare gli elementi per generare un suono (onde fisiche che si espandono attraverso l’aria) che prima non esisteva, e che attraverso gli strumenti ricavati dal mondo eleva la nostra piccola esistenza a nuovi livelli di coscienzaCosì questo particolare artista sardo ha creato degli imponenti organi e “arpe” di pietra, e diversi strumenti fatti di roccia. 


LE FORME SOSTITUTIVE DELLA PIETRA ARTIFICIALE 

La pietra artificiale venne impiegata in sostituzione a quella naturale, non tanto per la costruzione di edifici, quanto per il rivestimento di facciate esterne e di pareti interne.
In realtà, l'impiego di pietra ricostruita può essere talmente vario da abbracciare differenti ambiti, tra i quali i seguenti:
  • per le pavimentazioni di interni e di esterni;
  • per i rivestimenti di pareti interne e facciate esterne;
  • per le finiture degli ambienti interni di un'abitazione, come i caminetti e i porticati;
  • per restaurare un edificio;
  • per creare effetti scenografici.
Ricorrere alle pietre artificiali per la finitura di ambienti interni ed esterni consente di risparmiare parecchio sul piano economico, oltre a garantire, comunque, una resa estetica pari a quella ottenuta per mezzo delle pietre naturali, inoltre, la leggerezza e la praticità delle pietre artificiali consente di rendere molto più semplice la posa dei singoli elementi.

LE STATISTICHE DELLE PIETRE ARTIFICIALI

L’export del settore lapideo italiano (marmi, graniti, travertini e altre pietre) ha mantenuto, anche nel 2014, un trend positivo che lo colloca fra i comparti industriali più interessanti grazie anche al valore aggiunto dei prodotti lavorati partendo soprattutto dai materiali locali che rappresentano la caratteristica dei singoli distretti. L’Ufficio Studi di Internazionale Marmi e Macchine Carrara ha raccolto e elaborato le statistiche relative all’export di marmi lavorati delle singole aree per confrontare le performances e comprendere come i distretti locali hanno reagito alla crisi e con quali strumenti affrontano i mercati internazionali.

Nel 2014 il settore lapideo italiano ha esportato 1,6 milioni di tonnellate di lavorati in pietra naturale per un valore complessivo di 1,5 miliardi di euro con un calo delle quantità del -3% rispetto al 2013 ma con un +0,5% di aumento nei valori.Si conferma come primo distretto per valore dell’export di lavorati il comprensorio lapideo apuo-versiliese (comprende le province di Massa Carrara, Lucca, Spezia) che nel 2014 ha inviato all’estero lavorati per un valore di 481 milioni di euro, con una crescita di +0,9% rispetto al 2013. Il distretto veneto (province di Verona, Padova, Vicenza) si colloca in seconda posizione con 475,4 milioni e una crescita rispetto all’anno precedente del +0,7%.


GLOSSARIO TRILINGUE DELLE PIETRE ARTIFICIALI


lunedì 15 gennaio 2018

I RISCHI DELLE PIETRE ARTIFICIALI :

IL RISCHIO PER L'ESPOSIZIONE A SILICE LIBERA CRISTALLINA


Come è noto l’esposizione prolungata a polveri inorganiche è causa di patologie polmonari interstiziali croniche, note come pneumoconiosi, dal greco pneuma (polmone) - konis (polvere). Alcune pneumoconiosi, in particolare quelle da silice ed amianto, determinano la trasformazione del parenchima polmonare in tessuto fibroso, con conseguentecompromissione della funzionalità respiratoria.La silicosi è una ben nota pneumopatia occupazionale ancora oggi presente, causata dall’inalazione di polveri contenenti biossido di silicio (SiO2). Esistono numerose forme mineralogiche di silice libera, tra cui la silice libera cristallina (quarzo, tridimite, cristobalite), la silice libera amorfa anidra e la silice libera idrata. In natura la forma di silice libera più frequente è il quarzo, che rappresenta il più importante agente eziologico della silicosiRecentemente è stata ribadita dagli organismi internazionali (IARC-OMS) la correlazionepositiva tra silicosi e cancro del polmone che peraltro, nel nostro Paese, viene anche riconosciuta da decenni ai fini assicurativi e medico legali.Una “nuova” esposizione ad elevate concentrazioni di silice è emersa negli ultimi anni nel settore dei “marmi artificiali” o degli “agglomerati artificiali in quarzo o silice”. Si tratta di conglomerati di particelle silicee finemente macinate in resine polimeriche a formare per cottura e stampaggio pannelli, piani di lavoro, mattonelle etc. Tali materiali hanno trovato impiego per banconi di bar, piani di cucine, bagni etc. e sono caratterizzati da una buona resistenza all’usura, al caldo ed alle macchie. Il rischio di silicosi può esistere in mancanza di precauzioni ambientali, non solo in alcune fasi della produzione, ma anche nelle operazioni di taglio, sagomatura e rifinitura con utensili meccanici durante l’assemblaggio e l’installazione dei mobili e dei pannelli nella collocazione definitiva per l’uso.

I SIMBOLI DELLE PIETRE ARTIFICIALI 

Allego alcune delle aziende produttrici di pietre artificiali:



LE CARATTERISTICHE FISICHE DELLE PIETRE ARTIFICIALI

Principali caratteristiche fisiche delle pietre artificiali :

1. aspetto: superficie liscia, senza difetti come pori, pozzi, colore bellissimo, hanno il senso sospeso substrato della superficie delle particelle, ha una certa trasparenza.
2. le proprietà fisiche e chimiche: ha abbastanza resistenza, rigidità, durezza è meglio, soprattutto la resistenza all'impatto e resistenza ai graffi.
3. Durata: clima invecchiamento resistenza, stabilità dimensionale, resistenza alla deformazione e resistenza al calore flash quench.

I GRAFICI DELLE PIETRE ARTIFICIALI




FUNZIONI DELLE PIETRE ARTIFICIALI 

Dall’uso oculato delle pietre naturali, attraverso il calore e la miscelazione sapiente di particolari tipi di rocce, sono nati e si sono diffusi, nuovi materiali dalle caratteristiche eccezionali, chiamati pietre artificiali. I principali tipi di pietre artificiali utilizzati oggi regolarmente come materiali nelle costruzioni o nella realizzazione di oggetti, sono:
  • laterizi;
  • le ceramiche
I LATERIZI
Il laterizio è l’elemento principe della storia delle costruzioni edili del nostro paese. I prodotti in laterizio rappresentano di fatto uno dei materiali più antichi impiegati nel mondo delle costruzioni. L’origine di questi prodotti è legata principalmente alla necessità, particolarmente sentita nei climi umidi, di rendere impermeabili le coperture a terrazza. Viene creato con argilla depurata, pressata in forme stabilite, asciugata e cotta in forni appositi. Il processo di cottura dei mattoni può essere attribuito ai Sumeri, estendendosi poi all’intera Mesopotamia. Tale processo era complesso e costoso, facendo divenire il mattone un materiale prezioso e simbolico. Sono laterizi il mattone, pieno e forato, la pignatta, la tavella, la volterrana, il coppo, la tegola, vari ornamenti architettonici ed elementi utilizzati in edilizia.


LE CERAMICHE
La parola ceramica deriva dalla parola greca kèramos che significa appunto “argilla“. Le prime ceramiche dipinte risalgono al periodo neolitico, nel quale si utilizzavano pigmenti naturali per dipingere l’argilla che decorava le pareti delle grotte. Nell’antica Grecia si dipingeva la ceramica con immagini color terracotta e nero, a disegno geometrico, che ci sono tanto familiari. Furono però gli artisti tedeschi del ‘600 e ‘700 a portare la ceramica ad altissimi livelli, realizzando opere con paesaggi e ritratti mai più uguagliati in futuro. All’incirca in questo periodo si diffuse in Europa anche la porcellana orientale (i cinesi furono i primi ad utilizzare la porcellana più fine della ceramica).

MATERIALI SOSTITUTIVI ALLE PIETRE ARTIFICIALI : LA PLASTICA 

La plastica è una sostanza organica, che nasce da risorse naturali (prevalentemente petrolio di cui assorbe circa il 4% annuo), attraverso un processo di frazionamento si liberano i monomeri (etilene, propilene, stirene, …) che, attraverso un successivo processo di polimerizzazione, danno luogo ai polimeri.
Dalla dimensione e dalla struttura delle molecole del polimero dipendono le proprietà del singolo materiale plastico. I polimeri, normalmente prodotti in forma di granuli, liquidi o soluzioni, vengono poi sottoposti a quattro diversi tipi di lavorazione a seconda del prodotto che si desidera ottenere.L’estrusione, il processo più diffuso, risulta essere particolarmente adatto per la realizzazione di tubi, pellicole e lastre. La seconda metodologia di lavorazione è lo stampaggio (per compressione, stratificazione, iniezione o rotazionale) con cui si ottengono, tra gli altri, arredi per esterno, prese e spine elettriche. Al terzo tipo appartiene il soffiaggio, usato, prevalentemente, per la fabbricazione di elementi a corpo cavo come le bottiglie. Infine l’ultima tecnica di lavorazione, la calandratura consente di realizzare pannelli da rivestimento, piastrelle e materiali di plastica in fogli.


ELEMENTI DELLE PIETRE ARTIFICIALI

La pietra artificiale è un aggregato di materiale minerale o resinoso (leganti e resine artificiali) con l’aggiunta di sabbie e frammenti di pietra. E’ utilizzato in campo edilizio e di arredo, e imita la pietra naturale in elementi decorativi e costruttivi. A differenza della pietra naturale le sue caratteristiche fisiche e meccaniche sono appositamente progettate per soddisfare le esigenze dell’utente. Il legante è un materiale inorganico che impastato con acqua forma una massa plastica che serve a tenere insieme il composto naturale presente nel manufatto e che, aderendo a essi ed indurendo, forma un insieme monolitico atto a resistere alle sollecitazioni meccaniche. Un legante può essere aereo o idraulico a seconda che il processo di presa e il processo di indurimento avvengano solamente in ambiente sub-aereo oppure anche in ambiente subacqueo. Alcuni esempi di leganti sono il gesso, il cemento e la calce aerea o idraulica.
1 La resina artificiale si intende in generale un materiale viscoso capace di indurirsi a freddo o a caldo. Vari tipi di resine artificiali sono utilizzati come matrici per i materiali compositi e sono anche impiegate nell’edilizia. 
2 L’uso dei materiali artificiali risale almeno al Rinascimento (≈1380 – 1500), quando si tentava di creare decorazioni plastico-architettoniche più resistenti e a minor prezzo. A fine dell’Ottocento le malte cementizie ebbero un vero e proprio picco di utilizzo in architettura,, diventando più utilizzate della pietra stessa ad esempio nelle decorazioni dei palazzi civili, soprattutto nel caso di bugnati che coprivano ampie superfici. Tra i vantaggi c'era la possibilità di creare elementi più sporgenti, la possibilità di colorare la malta in fase di lavorazione (e non tinteggiarla dopo la stesura, risparmiando tempo e migliorando la durata futura), per una maggiore resistenza al degrado e un costo inferiore a quello del materiale lapideo. L'uso nel restauro architettonico in Italia risale all'incirca ai primi del Novecento. 
3 Possiamo classificare le pietre artificiali secondo la loro macro famiglia di appartenenza, di natura calcarea come il marmo, o di natura silicea come il quarzo e il granito.

ARTICOLO DI GIORNALE :

MAPPA CONCETTUALE:

TRADUZIONI NEL MONDO :

         - Italiano: PIETRE ARTIFICIALI
         - Inglese :  ARTIFICIAL STONES
- Spagnolo: PIEDRAS ARTIFICIALES
- Tedesco : Künstliche Steine
- Francese: PIERRES ARTIFICIELLES
- Cinese : 人造石